Chef: Daniel Comerci
Titolo: Wrong stories
Descrizione:
Wrong Stories è un gioco di ruolo per due giocatori di giornalismo investigativo e cospirazioni. Scelte, confini oltrepassati e conseguenze.
Ammissibilità: Sì
Conteggio parole: 3.734
Link:
Chef: Daniel Comerci
Titolo: Wrong stories
Descrizione:
Wrong Stories è un gioco di ruolo per due giocatori di giornalismo investigativo e cospirazioni. Scelte, confini oltrepassati e conseguenze.
Ammissibilità: Sì
Conteggio parole: 3.734
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Wow, mi hanno chiesto di parlare di cosa rappresenti per me “il gusto del Game Chef”. Da non credere! Ormai sono una specie di aficionado: lo seguo dal 2010 e vi partecipo dal 2011. Secondo me, il Game Chef è una gran figata, perché costituisce un importante momento d’incontro per tutti i giocatori della community,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Daniele Di Rubbo”
Il gusto del Game Chef è di essere costretto. Nel momento in cui entri in gioco, hai delle restrizioni, e devi combattere contro il tuo senso del ridicolo e dell’improbabile per dare senso a una lista di segnali. E sei costretto a metterti a confronto con altre persone, e a non dare nulla per scontato.… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Fabio Succi Cimentini”
Negli anni scorsi, il Game Chef è stata una corsa adrenalinica. Pochi giorni per trasformarsi da «Non ho idee, non c’è nulla di interessante che possa uscire dal mio cervello» a «Ho scritto un gioco. Ho scritto un cazzo di gioco!». È una sensazione esaltante, gratificante e difficile da ottenere. Il pregio principale del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ezio Melega”
Cosa dire del Game Chef? Per me, da quando ho cominciato a parteciparvi, nel 2012, è sempre stato un evento rilevante. Ogni inizio di primavera comincia con «Quand’è il Game Chef?». Un privilegio che ho avuto è stato quello di vederlo crescere: da contest comunque piuttosto localizzato (principalmente a partecipazione americana) a internazionale in poco… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Giacomo Vicenzi”
Il Game Chef, per me, è un bel gioco su uno dei miei argomenti preferiti: inventare giochi. Come in altri giochi, metà del gusto è diventare più bravo a ogni partita… Ricordo che, nel 2009, scrissi un gioco che, dopo la prima partita, abbandonai con frustrazione, perché mi ero stancato più che divertirmi. Nel 2013,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Raffaele Manzo (Rafu)”
Il Game Chef è un ritrovo piacevole per tutti gli amanti del gioco di ruolo. È un concorso di scrittura creativa di regolamenti che permette di assaporare un’incredibile ventata di creatività nel giro di pochissimi giorni. Da parte mia, ho sempre trovato affascinante immaginare delle situazioni interessanti da mettere in gioco ma, come controparte, non… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Manuela Soriani”
Il gusto del Game Chef, per me, è l’accettare la sfida con sé stessi, contro il calendario, contro la pigrizia, contro il lavoro che pressa e che fa sì che tutte quelle mezze idee di design restino lì. Tutti gli ingranaggi e rotelle e pezzi di carrozzeria nella tua testa, senza i confini del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Mattia Bulgarelli”
Ho partecipato al Game Chef solamente l’anno scorso ma, nella mia limitata esperienza, condivido con altri che hanno già scritto i giudizi riguardo a questo evento. È bello trovarsi una volta all’anno, con un tema originale, con ingredienti predefiniti, a cercare d’imbrigliare l’ispirazione, di dargli forma, e di farlo nei tempi limitati del concorso. Tutti… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Pignedoli”
Ho scoperto il Game Chef nel 2016, e l’idea mi ha entusiasmato sùbito: nei mesi precedenti avevo provato una caterva di giochi diversi e mi era venuta voglia di progettarne uno io, ma non trovavo la disciplina per lavorarci seriamente, individuando un tema di fondo ed elaborando delle meccaniche con cui indagarlo. Partecipare a un… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ivan Lanìa”
Se dovessero chiedermi qual è l’equivalente “maturo” dell’adolescenziale chiudersi in una stanza e lasciare il mondo fuori, be’, per me è il Game Chef. Si tratta di un’occasione unica per concentrarmi su un gioco in brevissimo tempo, con la consapevolezza di dover produrre qualcosa, costi quel che costi. Quindi l’ansia si trasforma in ansia produttiva,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Antonio Amato”
Detto che ogni occasione è buona per pensare a un gioco e per scrivere un gioco, per me – che da alcuni anni sono ai margini della comunità “giochereccia” – il Game Chef è la migliore delle occasioni. Anzitutto c’è l’elemento del contest – della sfida – che, di per sé, produce quel piccolo aumento… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Angela Caputo”
Ciao a tutti, mettersi alla prova in pubblico è sempre qualcosa che mi ha spaventato: sono profondamente insicuro sulle mie doti e la paura di non risultare all’altezza degli altri può farti vivere davvero male. Fortunatamente, non è il caso di questo contest: è davvero un luogo di scambio di idee, di crescita, e dove… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Falzani”
Vuoi sapere un segreto? Sì, perché si nasconde un segreto nel concorso chiamato “Game Chef”. La curiosità è il primo passo. Molti altri ne servono, per arrivare a trovare la risposta. Bisogna raccogliere la voglia di mettersi in gioco e di creare qualcosa: quelle nessuno te le può regalare. Gli ingredienti indicano la via, ma… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Marco Andreetto”
Recensione di Marco Mengoli Wrong Stories è un gioco di narrazione per due giocatori che prende spunto da un articolo di giornale scelto dai giocatori per ambientarvi una storia di giornalismo investigativo, cospirazioni e intrigo. Uno dei partecipanti assumerà il ruolo del Protagonista mentre l’Altro si occuperà di mettergli i bastoni tra le ruote. La partita, divisa in tre atti al termine di ognuno dei quali si avrà una svolta che farà superare un confine scelto da uno dei due contendenti, utilizza una serie di parole scelte dall’articolo come motore di gioco e ne decide l’esito attraverso delle aste a… Leggi il resto »
Marco grazie degli spunti, hai evidenziato alcuni elementi su cui sicuramente dovrò ragionare e che sapevo potevano essere poco chiari. Sulla tua domanda relativa al confine non sono sicuro tu l’abbia letto correttamente, complice sicuramente la stesura del testo. Dalle tue parole sembra che interpreti il confine di ciascun giocatore come la posta in gioco per la svolta, mentre i confini sono qualcosa che le parti in campo oltrepasseranno con le loro azioni per raggiungere il proprio scopo, ma non sono lo scopo in sè (voglio ottenere qualcosa, ma per ottenerlo oltrepasserò il tal confine e questo avrà delle ripercussioni).… Leggi il resto »
Grazie a te per la risposta, avevo capito male io.
Recensione di Mauro Ghibaudo Introduzione Una persona si trova coinvolta in un evento che gli causa una perdita; da questo partirà la ricerca della verità dietro l’evento scatenante, e il tentativo di ottenere la propria agenda. Cosa mi è piaciuto La creazione della situazione iniziale, sia del Prologo, sia del Protagonista, crea una struttura di partenza che può dare facilmente spunti interessanti, dando ai giocatori una partenza importante e una motivazione per andare avanti. La gestione del conflitto tramite un’asta di parole, con livelli di successo, inserisce un elemento gestionale e strategico che potrebbe influenzare la storia in maniera interessante,… Leggi il resto »
Ciao Mauro, grazie mille per i feedback, molti suggerimenti interessanti anche i tuoi, in particolare la nota di ampliare il testo a supporto dell’Altro. Riguardo la tua domanda è vero che la premessa punta anche sul tema della cospirazione, e quindi delle verità nascoste, ma non volevo fosse l’unico focus del gioco, o meglio, volevo evitare che venisse percepito come “una corsa alla balla più grossa” col rischio di appiattire il tutto e renderlo troppo un “x-files” inadatto per partite dai toni più seri anche se più lineari. La facciata dietro la quale si sbircia insomma può essere più o… Leggi il resto »
Recensione di Cavalli Davide Introduzione: Wrong Stories è un gioco che permette a due giocatori di intrecciare misteri ed intrighi e che costringe i personaggi ad oltrepassare sempre più confini, siano essi morali, politici o di altra natura. Cosa mi è piaciuto del gioco: I materiali sono utilizzati in modo molto interessante, dagli articoli di giornale le cui parole vengono annerite alla timeline da utilizzare come blocco degli appunti. L’escalation è gestita in modo accorto, permette ad ogni giocatore di inserire gli elementi che ritiene più opportuni e di utilizzare le proprie risorse come meglio crede. Cosa ho trovato poco… Leggi il resto »
Ciao Davide, grazie dei commenti e degli spunti. In particolare l’idea di usare alla fine la fonte censurata per creare una versione della storia per l’epilogo mi sembra un’idea davvero interessante, ci ragionerò di sicuro perché mi intriga molto. Ottimi anche gli appunti su cosa va chiarito, in diversi avete notato questi elementi per cui ci dovrò lavorare. Rispondo di seguito alle tue domande. Forzare a spendere le proprie risorse per risolvere i disaccordi è un sistema inserito da un lato per cercare di limitarli, indirizzando verso la scelta, migliore a mio parere, di accordarsi e trovare una “soluzione pacifica”… Leggi il resto »
Recensione di Iacopo Frigerio Wrong Stories è un griffante gioco dove si raccontano storie di verità svelate, giornalismo investigativo, di morale discutibile e confini che si superano pur di conseguire i propri scopi (che siano etici o immorali). Il gioco ha una componente narrativa preponderante e una meccanica molto leggera che si basa su “articoli di giornale”, “Pennarello nero”, “Evidenziatore” e la “scelta delle giuste parole” Cosa mi è piaciuto Questo è un elenco di molte cose: – Mi è piaciuto il modo in cui è stato declinato il tema (quello del superare i confini) che io ho trovato molto… Leggi il resto »
Ciao Iacopo, grazie mille anche a te per i molti consigli e appunti! La tua analisi è molto approfondita e mi piacerebbe riprendere il discorso, nel frattempo ti ringrazio per il gran lavoro e la montagna di cose utili su cui riflettere, oltre a dei complimenti che invogliano ancor più a lavorare sul gioco per migliorarlo : ) Grazie!