Chef: Daniele Sanna
Titolo: La veglia
Descrizione sintetica:
Un affresco di storie, una veglia funebre oltre i mondi, i tempi e gli spazi.
In concorso: Sì
Conteggio parole: 3.765
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Wow, mi hanno chiesto di parlare di cosa rappresenti per me “il gusto del Game Chef”. Da non credere! Ormai sono una specie di aficionado: lo seguo dal 2010 e vi partecipo dal 2011. Secondo me, il Game Chef è una gran figata, perché costituisce un importante momento d’incontro per tutti i giocatori della community,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Daniele Di Rubbo”
Il gusto del Game Chef è di essere costretto. Nel momento in cui entri in gioco, hai delle restrizioni, e devi combattere contro il tuo senso del ridicolo e dell’improbabile per dare senso a una lista di segnali. E sei costretto a metterti a confronto con altre persone, e a non dare nulla per scontato.… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Fabio Succi Cimentini”
Negli anni scorsi, il Game Chef è stata una corsa adrenalinica. Pochi giorni per trasformarsi da «Non ho idee, non c’è nulla di interessante che possa uscire dal mio cervello» a «Ho scritto un gioco. Ho scritto un cazzo di gioco!». È una sensazione esaltante, gratificante e difficile da ottenere. Il pregio principale del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ezio Melega”
Cosa dire del Game Chef? Per me, da quando ho cominciato a parteciparvi, nel 2012, è sempre stato un evento rilevante. Ogni inizio di primavera comincia con «Quand’è il Game Chef?». Un privilegio che ho avuto è stato quello di vederlo crescere: da contest comunque piuttosto localizzato (principalmente a partecipazione americana) a internazionale in poco… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Giacomo Vicenzi”
Il Game Chef, per me, è un bel gioco su uno dei miei argomenti preferiti: inventare giochi. Come in altri giochi, metà del gusto è diventare più bravo a ogni partita… Ricordo che, nel 2009, scrissi un gioco che, dopo la prima partita, abbandonai con frustrazione, perché mi ero stancato più che divertirmi. Nel 2013,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Raffaele Manzo (Rafu)”
Il Game Chef è un ritrovo piacevole per tutti gli amanti del gioco di ruolo. È un concorso di scrittura creativa di regolamenti che permette di assaporare un’incredibile ventata di creatività nel giro di pochissimi giorni. Da parte mia, ho sempre trovato affascinante immaginare delle situazioni interessanti da mettere in gioco ma, come controparte, non… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Manuela Soriani”
Il gusto del Game Chef, per me, è l’accettare la sfida con sé stessi, contro il calendario, contro la pigrizia, contro il lavoro che pressa e che fa sì che tutte quelle mezze idee di design restino lì. Tutti gli ingranaggi e rotelle e pezzi di carrozzeria nella tua testa, senza i confini del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Mattia Bulgarelli”
Ho partecipato al Game Chef solamente l’anno scorso ma, nella mia limitata esperienza, condivido con altri che hanno già scritto i giudizi riguardo a questo evento. È bello trovarsi una volta all’anno, con un tema originale, con ingredienti predefiniti, a cercare d’imbrigliare l’ispirazione, di dargli forma, e di farlo nei tempi limitati del concorso. Tutti… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Pignedoli”
Ho scoperto il Game Chef nel 2016, e l’idea mi ha entusiasmato sùbito: nei mesi precedenti avevo provato una caterva di giochi diversi e mi era venuta voglia di progettarne uno io, ma non trovavo la disciplina per lavorarci seriamente, individuando un tema di fondo ed elaborando delle meccaniche con cui indagarlo. Partecipare a un… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ivan Lanìa”
Se dovessero chiedermi qual è l’equivalente “maturo” dell’adolescenziale chiudersi in una stanza e lasciare il mondo fuori, be’, per me è il Game Chef. Si tratta di un’occasione unica per concentrarmi su un gioco in brevissimo tempo, con la consapevolezza di dover produrre qualcosa, costi quel che costi. Quindi l’ansia si trasforma in ansia produttiva,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Antonio Amato”
Detto che ogni occasione è buona per pensare a un gioco e per scrivere un gioco, per me – che da alcuni anni sono ai margini della comunità “giochereccia” – il Game Chef è la migliore delle occasioni. Anzitutto c’è l’elemento del contest – della sfida – che, di per sé, produce quel piccolo aumento… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Angela Caputo”
Ciao a tutti, mettersi alla prova in pubblico è sempre qualcosa che mi ha spaventato: sono profondamente insicuro sulle mie doti e la paura di non risultare all’altezza degli altri può farti vivere davvero male. Fortunatamente, non è il caso di questo contest: è davvero un luogo di scambio di idee, di crescita, e dove… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Falzani”
Vuoi sapere un segreto? Sì, perché si nasconde un segreto nel concorso chiamato “Game Chef”. La curiosità è il primo passo. Molti altri ne servono, per arrivare a trovare la risposta. Bisogna raccogliere la voglia di mettersi in gioco e di creare qualcosa: quelle nessuno te le può regalare. Gli ingredienti indicano la via, ma… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Marco Andreetto”
Questo gioco narra della veglia funebre di un essere incommensurabile, cui partecipano i quattro giocatori, nelle vesti di quattro esseri straordinari. Compito di questi quattro esseri è, nell’attesa del funerale, rivivere delle storie, apparentemente scollegate da questo scenario, che porteranno poi delle spiegazioni sulla vita e sulla morte dell’essere supremo celebrato nella veglia. Il procedimento è scandito: ci sono ruoli e momenti precisi per compiere ogni azione e una sola azione specifica può essere compiuta in quel momento. Le storie vengono create seguendo passo passo le azioni, che delineano uno scenario molto ben costruito, vivace ed emozionante. Alla fine di… Leggi il resto »
Grazie per la bella recensione! Effettivamente il gioco è stato inizialmente concepito per essere giocato durante la lettura, ma le procedure erano molto più stringate e presupponevano una certa conoscenza di molte “procedure standard” tipiche del mondo “forgita”. Ho sacrificato quindi l’immediatezza a favore dello “spiegone”, in modo da cercare di renderlo fruibile anche ad un completo neofita del gioco di ruolo. In una eventuale riscrittura probabilmente manterrei lo stile “a la Un Penny Per I Miei Pensieri” e ci aggiungerei un flusso di gioco schematizzato, che purtroppo non ho avuto il tempo di fare per rispettare la scadenza. Grazie… Leggi il resto »
Cosa vi è piaciuto del gioco? Ci è piaciuta la creazione delle storie da parte di tutti i giocatori: in questo modo tutti sono coinvolti nella scena anche se c’è un cambio di protagonisti. Usare le carte come fonte di ispirazione sia per i Protagonisti che per gli Obiettivi, aiuta molto senza mettere paletti alla fantasia. Macro e Micro sono sicuramente due ruoli che si ispirano a vicenda, chi nelle minuzie, chi nelle descrizioni di ampio respiro, dando colore e carattere al gioco su più livelli. Cosa avete trovato confuso o poco chiaro? La fase di creazione dei personaggi che… Leggi il resto »
Grazie mille per la recensione e per il tempo dedicato ad essa e alla lettura del gioco! La fase di creazione dei personaggi è approfondita in quando da una parte mira a creare empatia con essi, dall’altra è già una fucina di spunti per le future storie – cosa che però effettivamente ho dato per scontata, andrà puntualizzata in una futura revisione del gioco, se mai ci sarà 🙂 Sensatissimo l’appunto su Arcani maggiori e minori, si tratta di una mia svista -_-‘ Dal tuo commento mi rendo invece conto d aver data troppo per scontata la conoscenza della fiction… Leggi il resto »
La veglia Introduzione La veglia è un gioco di storie per quattro giocatori, ambientato, come dice il titolo stesso, durante una veglia funebre, in cui quattro personaggi raccontano le storie del defunto. Ci è sembrato che questo gioco tragga ispirazione sia dai giochi di ruolo che dai giochi di narrazione. Cosa ci è piaciuto Di questo gioco abbiamo innanzitutto apprezzato il potere evocativo e in qualche modo anche la solennità. Le meccaniche sono abbastanza semplici, ma usate in maniera molto elegante e descritte in maniera comprensibile e immediata. L’uso dei tarocchi non è meramente estetico, ma funzionale sia alle meccaniche… Leggi il resto »
Wow, grazie mille per la recensione! Grazie per il tempo dedicato a leggere il gioco e per il tempo dedicato a scrivere quanto sopra!
Mi rieservo di trasformare la vostra (giustissima) domanda in spunto per una futura riscrittura del gioco: l’idea di tematizzare una partita in funzione della variabile di tarocchi scelta è spettacolare 🙂
Grazie!!!!
Recensione di Mattia Belletti e Marco Spelgatti Paragrafo introduttivo I lettori di Sandman riconosceranno ne La veglia un’atmosfera simile all’ambientazione dell’omonimo capitolo della saga. Quattro personaggi incredibili si incontrano durante la veglia di qualcuno dal potere incommensurabile, e in attesa del funerale si racconteranno fiabe e leggende che mostreranno il loro rapporto col defunto. Cosa vi è piaciuto del gioco? Nonostante le istruzioni apparentemente molto schematiche, la storia che ne risulta è decisamente libera e ricca. Sono interessanti i due livelli di narrazione (storia e veglia). Testo e meccaniche sono semplici e chiare. Cosa avete trovato confuso o poco chiaro?… Leggi il resto »
Grazie della vostra recensione, del tempo speso a leggere il gioco, a scrivere quanto sopra…e addirittura a provare una scena!!! Non vi conosco ma vi voglio bene priori e a prescindere!!! Micro e Macro hanno bisogno di mooooolti più esempi e spiegazioni, sono assolutamente d’accordo che ora come ora il manuale è troppo scarno e che mi servirebbe più spazio per comunicare ciò che ho in testa in maniera adeguata 🙁 Il problema dei tarocchi è effettivamente una mio errore davvero macroscopico -_-‘ La sinteticità delle scene è invece fortemente voluta: in testa ho sempre avuto un gioco che si… Leggi il resto »
Il discorso della potenziale complicazione causata da atmosfere diverse in testa ai diversi giocatori è invece più problematico: ho pensato molto a come risolverlo e credo che lascerei il gioco così – ovviamente ampliandolo con esempi, immagini e altro che possa esplicitare il mood – solo dopo averlo a lungo playtestato. Il problema di coerenza secondo noi era all’interno della singola scena, mentre poteva essere molto interessante invece avere toni diversi in storie diverse, proprio come pensavi tu. Un semplice accordo tra giocatori a inizio scena, come in Lovecraftesque, potrebbe funzionare? Meno di quattro giocatori? Boh, lo mettiamo come stretch… Leggi il resto »
Allora, capisco quello che intendete ma a livello di intento di design non lo reputo un problema 🙂 Mi spiego meglio con un esempio: l’altra sera leggevo a mia figlia una fiaba russa. Ecco, era la quint’essenza dell’incoerenza! Deus ex machina che spuntano a caso, espedienti magici senza alcuna soluzione di continuità o coerenza interna, rivelazioni e twist a raffica senza alcuna logica…insomma: una figata pazzesca!!!! Ecco, credo che il rischio più alto sia questo: di giocare scene che assomiglino ad una fiaba russa! E mi piace! Certo, il tutto va diffusamente playtestato e quanto sopra deve essere indicato nel… Leggi il resto »