Chef: Lorenzo-M
Titolo: L’anomalia
Tutto sembrava andare per il meglio ma, all’improvviso, un banale guasto delle strumentazioni del laboratorio e l’anomalia andò fuori controllo.
In concorso: Sì
Conteggio parole: 2.850
Link:
Scarica L’anomalia.
Chef: Lorenzo-M
Titolo: L’anomalia
Tutto sembrava andare per il meglio ma, all’improvviso, un banale guasto delle strumentazioni del laboratorio e l’anomalia andò fuori controllo.
In concorso: Sì
Conteggio parole: 2.850
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Wow, mi hanno chiesto di parlare di cosa rappresenti per me “il gusto del Game Chef”. Da non credere! Ormai sono una specie di aficionado: lo seguo dal 2010 e vi partecipo dal 2011. Secondo me, il Game Chef è una gran figata, perché costituisce un importante momento d’incontro per tutti i giocatori della community,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Daniele Di Rubbo”
Il gusto del Game Chef è di essere costretto. Nel momento in cui entri in gioco, hai delle restrizioni, e devi combattere contro il tuo senso del ridicolo e dell’improbabile per dare senso a una lista di segnali. E sei costretto a metterti a confronto con altre persone, e a non dare nulla per scontato.… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Fabio Succi Cimentini”
Negli anni scorsi, il Game Chef è stata una corsa adrenalinica. Pochi giorni per trasformarsi da «Non ho idee, non c’è nulla di interessante che possa uscire dal mio cervello» a «Ho scritto un gioco. Ho scritto un cazzo di gioco!». È una sensazione esaltante, gratificante e difficile da ottenere. Il pregio principale del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ezio Melega”
Cosa dire del Game Chef? Per me, da quando ho cominciato a parteciparvi, nel 2012, è sempre stato un evento rilevante. Ogni inizio di primavera comincia con «Quand’è il Game Chef?». Un privilegio che ho avuto è stato quello di vederlo crescere: da contest comunque piuttosto localizzato (principalmente a partecipazione americana) a internazionale in poco… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Giacomo Vicenzi”
Il Game Chef, per me, è un bel gioco su uno dei miei argomenti preferiti: inventare giochi. Come in altri giochi, metà del gusto è diventare più bravo a ogni partita… Ricordo che, nel 2009, scrissi un gioco che, dopo la prima partita, abbandonai con frustrazione, perché mi ero stancato più che divertirmi. Nel 2013,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Raffaele Manzo (Rafu)”
Il Game Chef è un ritrovo piacevole per tutti gli amanti del gioco di ruolo. È un concorso di scrittura creativa di regolamenti che permette di assaporare un’incredibile ventata di creatività nel giro di pochissimi giorni. Da parte mia, ho sempre trovato affascinante immaginare delle situazioni interessanti da mettere in gioco ma, come controparte, non… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Manuela Soriani”
Il gusto del Game Chef, per me, è l’accettare la sfida con sé stessi, contro il calendario, contro la pigrizia, contro il lavoro che pressa e che fa sì che tutte quelle mezze idee di design restino lì. Tutti gli ingranaggi e rotelle e pezzi di carrozzeria nella tua testa, senza i confini del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Mattia Bulgarelli”
Ho partecipato al Game Chef solamente l’anno scorso ma, nella mia limitata esperienza, condivido con altri che hanno già scritto i giudizi riguardo a questo evento. È bello trovarsi una volta all’anno, con un tema originale, con ingredienti predefiniti, a cercare d’imbrigliare l’ispirazione, di dargli forma, e di farlo nei tempi limitati del concorso. Tutti… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Pignedoli”
Ho scoperto il Game Chef nel 2016, e l’idea mi ha entusiasmato sùbito: nei mesi precedenti avevo provato una caterva di giochi diversi e mi era venuta voglia di progettarne uno io, ma non trovavo la disciplina per lavorarci seriamente, individuando un tema di fondo ed elaborando delle meccaniche con cui indagarlo. Partecipare a un… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ivan Lanìa”
Se dovessero chiedermi qual è l’equivalente “maturo” dell’adolescenziale chiudersi in una stanza e lasciare il mondo fuori, be’, per me è il Game Chef. Si tratta di un’occasione unica per concentrarmi su un gioco in brevissimo tempo, con la consapevolezza di dover produrre qualcosa, costi quel che costi. Quindi l’ansia si trasforma in ansia produttiva,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Antonio Amato”
Detto che ogni occasione è buona per pensare a un gioco e per scrivere un gioco, per me – che da alcuni anni sono ai margini della comunità “giochereccia” – il Game Chef è la migliore delle occasioni. Anzitutto c’è l’elemento del contest – della sfida – che, di per sé, produce quel piccolo aumento… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Angela Caputo”
Ciao a tutti, mettersi alla prova in pubblico è sempre qualcosa che mi ha spaventato: sono profondamente insicuro sulle mie doti e la paura di non risultare all’altezza degli altri può farti vivere davvero male. Fortunatamente, non è il caso di questo contest: è davvero un luogo di scambio di idee, di crescita, e dove… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Falzani”
Vuoi sapere un segreto? Sì, perché si nasconde un segreto nel concorso chiamato “Game Chef”. La curiosità è il primo passo. Molti altri ne servono, per arrivare a trovare la risposta. Bisogna raccogliere la voglia di mettersi in gioco e di creare qualcosa: quelle nessuno te le può regalare. Gli ingredienti indicano la via, ma… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Marco Andreetto”
L’Anomalia L’Anomalia è un gioco di ruolo masterless che presenta un paio di livelli di gioco: la vita quotidiana dei protagonisti e l’anomalia temporale che imperversa e, probabilmente, avrà impatto su quella vita quotidiana, determinando i destini di personaggi. Cosa vi è piaciuto del gioco? Questi due livelli di gioco, e l’ipotesi di interscambio tra i due mi intriga, protrebbe risultare in una bella esperienza. L’utilizzo di diversi sistemi di meccaniche (le carte spunto, la scelta strategica dei dadi per la risoluzione dei conflitti) è molto interessante e affascinante per come si presenta, e sembra offire una bella interfaccia alla… Leggi il resto »
Ciao, innanzitutto volevo scusarmi per gli errori e i refusi del testo dovuti ad innumerevoli taglia/incolla e rimaneggiamenti per organizzare il testo, deleteri più che ben riusciti. Purtroppo ho dovuto scrivere tutto di getto l’ultima domenica e avrei dovuto fare più attenzione. Ti ringrazio anche per i suggerimenti e devo ammettere che condivido quanto scrivi e trovo le tue osservazioni pertinenti. L'”Obiettivo” dei personaggi è stato un capitolo che ho stracciato. Ho pensato si sovrapponesse al “Destino” e mentre per quest’ultimo avevo una meccanica (il tracciato dell’anomalia) per l’Obiettivo no… è ho tagliato. Credevo che il “Destino” e il “Segreto”… Leggi il resto »
# Recensione di Daniele Barbaglia L’anomalia è un gioco per 3 o 4 giocatori, in cui si creeranno storie di alcune persone che abitano intorno da un complesso scientifico sperimentale. Nel complesso vengono svolti alcuni esperimenti fisici particolari e a un certo punto un imprevisto ha generato dei problemi nel luogo e la cittadina intorno ad esso ha cominciato ad essere sballottata da anomalie temporali. Alla fine della partita, dopo molte scene di narrazione, i giocatori condurranno al loro destino i propri personaggi. > Cosa mi è piaciuto Durante la fase del primo turno, viene definito il background del personaggio… Leggi il resto »
Ciao, grazie d’aver avuto la pazienza di leggere il mio gioco destreggiandoti tra errori di scrittura e uno svolgimento dei capitoli non proprio lineare, come hai notato tu stesso. L’ho scritto molto in fretta e apportando di continuo modifiche al testo… diciamo che se avessi avuto più tempo a disposizione, probabilmente non avrei presentato il gioco al concorso, in quanto più ci pensavo, più dubbi mi venivano… Ad ogni modo… vediamo se riesco a rispondere alle tue domande… 😉 1- Considerando lo spunto tratto da Pulsar, come sei riuscito ad inserire questo elemento nel gioco? Sei partito da quello oppure… Leggi il resto »
Grazie delle risposte, sei stato super esauriente!
L’Anomalia Recensore : Leonardo Lucci L’Anomalia è un gioco di ruolo per tre o quattro persone, Masterless a stampo narrativo, con delle meccaniche di gioco che gestiscono da una parte le vicende, le emozioni, le azioni dei personaggi, dall’altra parte l’Anomalia stessa. Le storie sono tutte ambientate nella misteriosa Winded, cittadina nata intorno ad un complesso scientifico e circondata da boschi. I giocatori si alternano a giocare i vari personaggi, con le loro trame, i loro segreti , i loro intrighi. L’Anomalia, nata come una macchina del tempo, con le sue fluttuazioni, ancora non esistente nel tempo dove agiranno i… Leggi il resto »
Ciao… grazie mille per la recensione e la pazienza di destreggiarti tra un testo ricco di pensieir confusi e refusi.
Ti rispondo in maniera più adeguata non appena ho un po’ di tempo… vado un po’ di fretta in questo periodo.
Ti ringrazio tanto nuovamente!
Eccomi qua, allora… per la realizzazione del gioco mi sono focalizzato sulla meccanica dell’equilibrio dell’anomalia. Non ho avuto la possibilità di testare il gioco, nemmeno in parte e non ho avuto nessun feedback e quindi non ho nessuna idea di come si possa sviluppare una partita. Credo che concentrandosi sulle carte si possano creare buoni stimoli per la narrazione e la creazione della trama. Ho sperato che la creazione dei personaggi fosse sufficiente per creare un setup interessante e stimolante per la narrazione. Non conosco Be-Movie, cercherò di informarmi, magari è un ottimo spunto, magari per impostare il gioco in… Leggi il resto »
Recensione di Mattia Belletti e Marco Spelgatti Paragrafo introduttivo L’anomalia ci ricorda le atmosfere di Tales from the loop, Stranger things e (come indicato dallo stesso autore) The Dark. Durante il gioco ci troveremo nella banale cittadina di Winded, ignari del fatto che nel prossimo futuro un incidente di laboratorio causerà anomalie temporali che coinvolgeranno anche i personaggi. Cosa vi è piaciuto del gioco? Un’ambientazione interessante L’utilizzo delle carte personalizzate Il meccanismo di base della plancia Gli esempi scelti, che ha reso molto chiare le dinamiche del gioco Cosa avete trovato confuso o poco chiaro? La plancia non è stata… Leggi il resto »
Ciao… grazie mille per la recensione e la pazienza di destreggiarti tra un testo ricco di pensieir confusi e refusi.
Ti rispondo in maniera più adeguata non appena ho un po’ di tempo… vado un po’ di fretta in questo periodo.
Ti ringrazio nuovamente!
Eccomi qua, allora… come già dicevo per la realizzazione del gioco mi sono focalizzato sulla meccanica dell’equilibrio dell’anomalia. In realtà il gioco doveva avere un ambientazione diversa, l’idea che mi ha spinto ad usare questa meccanica era quella che i personaggi dovessero compier un viaggio all’interno di un anomalia, che fagocitava i loro sentimenti e raggiungendo il suo centro capire e decidere se disattivarla, abbandonarsi ad essa, o altro… Per questo motivo, come te ne sei accorto, nella sua forma finale (che mi risolveva altri problemi nei quali nelle mie speculazioni mi sono imbattuto) non ho una grande idea di… Leggi il resto »