Chef: Marcello Venni
Titolo: Tangeri jazz
Descrizione sintetica:
Party game sulle disavventure di persone comuni che, loro malgrado, si devono improvvisare pericolosi trafficanti di droga.
Ammissibilità: Sì
Conteggio parole: 2.971
Chef: Marcello Venni
Titolo: Tangeri jazz
Descrizione sintetica:
Party game sulle disavventure di persone comuni che, loro malgrado, si devono improvvisare pericolosi trafficanti di droga.
Ammissibilità: Sì
Conteggio parole: 2.971
Wow, mi hanno chiesto di parlare di cosa rappresenti per me “il gusto del Game Chef”. Da non credere! Ormai sono una specie di aficionado: lo seguo dal 2010 e vi partecipo dal 2011. Secondo me, il Game Chef è una gran figata, perché costituisce un importante momento d’incontro per tutti i giocatori della community,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Daniele Di Rubbo”
Il gusto del Game Chef è di essere costretto. Nel momento in cui entri in gioco, hai delle restrizioni, e devi combattere contro il tuo senso del ridicolo e dell’improbabile per dare senso a una lista di segnali. E sei costretto a metterti a confronto con altre persone, e a non dare nulla per scontato.… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Fabio Succi Cimentini”
Negli anni scorsi, il Game Chef è stata una corsa adrenalinica. Pochi giorni per trasformarsi da «Non ho idee, non c’è nulla di interessante che possa uscire dal mio cervello» a «Ho scritto un gioco. Ho scritto un cazzo di gioco!». È una sensazione esaltante, gratificante e difficile da ottenere. Il pregio principale del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ezio Melega”
Cosa dire del Game Chef? Per me, da quando ho cominciato a parteciparvi, nel 2012, è sempre stato un evento rilevante. Ogni inizio di primavera comincia con «Quand’è il Game Chef?». Un privilegio che ho avuto è stato quello di vederlo crescere: da contest comunque piuttosto localizzato (principalmente a partecipazione americana) a internazionale in poco… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Giacomo Vicenzi”
Il Game Chef, per me, è un bel gioco su uno dei miei argomenti preferiti: inventare giochi. Come in altri giochi, metà del gusto è diventare più bravo a ogni partita… Ricordo che, nel 2009, scrissi un gioco che, dopo la prima partita, abbandonai con frustrazione, perché mi ero stancato più che divertirmi. Nel 2013,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Raffaele Manzo (Rafu)”
Il Game Chef è un ritrovo piacevole per tutti gli amanti del gioco di ruolo. È un concorso di scrittura creativa di regolamenti che permette di assaporare un’incredibile ventata di creatività nel giro di pochissimi giorni. Da parte mia, ho sempre trovato affascinante immaginare delle situazioni interessanti da mettere in gioco ma, come controparte, non… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Manuela Soriani”
Il gusto del Game Chef, per me, è l’accettare la sfida con sé stessi, contro il calendario, contro la pigrizia, contro il lavoro che pressa e che fa sì che tutte quelle mezze idee di design restino lì. Tutti gli ingranaggi e rotelle e pezzi di carrozzeria nella tua testa, senza i confini del Game… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Mattia Bulgarelli”
Ho partecipato al Game Chef solamente l’anno scorso ma, nella mia limitata esperienza, condivido con altri che hanno già scritto i giudizi riguardo a questo evento. È bello trovarsi una volta all’anno, con un tema originale, con ingredienti predefiniti, a cercare d’imbrigliare l’ispirazione, di dargli forma, e di farlo nei tempi limitati del concorso. Tutti… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Pignedoli”
Ho scoperto il Game Chef nel 2016, e l’idea mi ha entusiasmato sùbito: nei mesi precedenti avevo provato una caterva di giochi diversi e mi era venuta voglia di progettarne uno io, ma non trovavo la disciplina per lavorarci seriamente, individuando un tema di fondo ed elaborando delle meccaniche con cui indagarlo. Partecipare a un… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Ivan Lanìa”
Se dovessero chiedermi qual è l’equivalente “maturo” dell’adolescenziale chiudersi in una stanza e lasciare il mondo fuori, be’, per me è il Game Chef. Si tratta di un’occasione unica per concentrarmi su un gioco in brevissimo tempo, con la consapevolezza di dover produrre qualcosa, costi quel che costi. Quindi l’ansia si trasforma in ansia produttiva,… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Antonio Amato”
Detto che ogni occasione è buona per pensare a un gioco e per scrivere un gioco, per me – che da alcuni anni sono ai margini della comunità “giochereccia” – il Game Chef è la migliore delle occasioni. Anzitutto c’è l’elemento del contest – della sfida – che, di per sé, produce quel piccolo aumento… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Angela Caputo”
Ciao a tutti, mettersi alla prova in pubblico è sempre qualcosa che mi ha spaventato: sono profondamente insicuro sulle mie doti e la paura di non risultare all’altezza degli altri può farti vivere davvero male. Fortunatamente, non è il caso di questo contest: è davvero un luogo di scambio di idee, di crescita, e dove… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Davide Falzani”
Vuoi sapere un segreto? Sì, perché si nasconde un segreto nel concorso chiamato “Game Chef”. La curiosità è il primo passo. Molti altri ne servono, per arrivare a trovare la risposta. Bisogna raccogliere la voglia di mettersi in gioco e di creare qualcosa: quelle nessuno te le può regalare. Gli ingredienti indicano la via, ma… Leggi tutto “Il gusto del Game Chef: Marco Andreetto”
Recensione di Giacomo Bellucci In questo gioco si impersonano delle persone comuni che, alla frontiera di Tangeri, devono portare oltre i controlli un grosso carico di droga. Cosa mi è piaciuto del gioco Il gioco centra molto ciò che propone. Trovo ottima tutta la meccanica che permette il ricircolo dei dadi tra GM e giocatori, il fatto che i giocatori conoscano prima i lanci dei loro dadi e l'utilizzo dell'Ansia. Cosa ho trovato confuso e poco chiaro Non ho capito bene i poteri narrativi in mano al GM e la creazione del personaggio, nonostante sia interessante, potrebbe essere molto fumosa… Leggi il resto »
Grazie per la recensione!
Rispondo alle domande:
– Non l’ho playtestato quindi direi che non lo so con esattezza. L’idea è quella di racconti tragicomici in cui si sa fin dall’inizio che molto probabilmente andrà tutto a finire male.
– Soprattutto Fate e anche se l’ho solo letto e non provato Blades in the dark
Per il resto ti ringrazio per i consigli, devo chiarire meglio come il GM deve gestire la partita (in particolare il ruolo delle complicazioni) e la creazione dei PG
Grazie ancora!
Recensione di Maria e Oscar Biffi Tangeri Jazz – Una fine indecorosa è un gioco di ruolo dal tavolo che mescola comicità e tensione, mettendo un gruppo di persone comuni nei panni d’improvvisati trafficanti di droga che tentano di superare la frontiera. Cosa ci è piaciuto? Abbiamo apprezzato la corrispondenza tra il tono che vuole avere il gioco e quello con cui sono scritte le istruzioni. I riferimenti sono chiari fin da subito, ma non c’è niente di meglio di una lettura divertente e divertita per entrare subito nei panni. Il tema del confine è affrontato letteralmente e non si… Leggi il resto »
Grazie per la recensione!
Da quello che avete scritto ho capto di non essere stato molto chiaro nella spiegazione del gioco e quindi devo lavorare per rendere meglio l’idea che avevo in mente.
Pensate che avevo inserito proprio una meccanica che rispondeva al vostro dubbio “se succede questo allora venite arrestati”, ma dopo averi pensato e ripensato mi sono detto “naaa! non serve!”. Un genio.
Cmq grazie ancora. Ottimi spunti!
Recensione di Ivan Lanìa Tangeri Jazz è un gioco monosessione per un numero indefinito di giocatori (a naso, direi 3-5), con bipartizione fra GM e Giocatori dei Protagonisti, e vi cui si racconta una storia da “film del colpo grosso con lieto fine”: è il 1977, siamo a Tangeri, alla dogana fra il Marocco e il traghetto per la Spagna, e c’è un gruppo di turisti in coda… con il bagagliaio pieno di droga! Ciascuno dei giocatori controlla uno dei contrabbandieri improvvisati e lo tratteggia attraverso alcuni Tratti descrittivi, una riserva di dadi che ne rappresenta l’Ansia, un’altra riserva (chiamata… Leggi il resto »
grazie per la recensione! fin troppo buona!
ottimi consigli, sei stato chiaro e preciso. Ho del buon materiale su cui lavorare.
thx!