Chef: Angela Caputo
Titolo: Lethe
Descrizione sintetica:
Lethe è un gioco narrativo di esplorazione dei confini della memoria. Esplorazione di situazioni, di sentimenti, esplorazione di conflitti irrisolti.
Ammissibilità: Sì
Conteggio parole: 3.791 (+266 materiale extra)
Recensione di Daniel Comerci Lethe è un gioco di ruolo con alcuni aspetti di gioco da tavolo adatto per 3+ giocatori (si presta anche a gruppi numerosi dando la possibilità di formare squadre). Lo scopo sarà quello di narrare il tentativo di alcune anime di raggiungere il Lethe, e quindi la pace, abbandonando ogni desiderio e passione delle proprie innumerevoli vite passate. A giudicarle sarà Ananke, un’entità imparziale che veglia su questo passaggio e decreta se l’anima ne è degna o meno. Come accennato Lethe ha numerosi aspetti in comune con un gioco da tavolo, prevede infatti l’uso di molti… Leggi il resto »
Premetto che questo gioco rappresenta per me il banco di prova con la componente boardgame, che non avevo mai prima d’ora neppure preso in considerazione. Se devo essere proprio onesta, penso di aver creato un bel “trucco”, perché plancia, carte, fili e regole servono “solo” per creare, alla fin fine, un setting variabile. Sono un “generatore di ambientazioni” che rende una singola partita di fatto un insieme di giocate di ruolo, si spera con una coerenza interna ^_^. Quindi in effetti penso che il gioco sia notevolmente sbilanciato verso la narrazione, più che verso il gioco da tavolo, sebbene la… Leggi il resto »
Ciao, il mio dubbio lo hai già in parte evidenziato nella tua risposta, e immaginavo già che la tua idea fosse quella che hai espresso nonostante io abbia avuto un’impressione diversa. Di fatto il mio dubbio si basa sulla sensazione che il gruppo si possa perdere nella fase di preparazione e gestione iniziale delle componenti, specialmente nei primi turni, col risultato alla fine di allungare notevolmente questa fase indipendentemente dalla durata della fase di narrazione successiva che potrebbe essere molto breve, o che la necessità di incastrare tutti gli elementi possa creare delle forzature o dei momenti di stallo (specialmente… Leggi il resto »
Recensione di Helios Pu Cosa vi è piaciuto del gioco? Sicuramente l’approccio molto trasversale e innovativo tra il narrativo e il boardgame. Grande lavoro. Cosa avete trovato confuso o poco chiaro? 1) L’esecuzione pratica della plancia è particolarmente impegnativa, riesco a immaginarmela solo come strumento on-line, perché come supporto fisico fatico a capire come realizzarla. 2) La meccanica delle carte Fumo sembra sia lì solo perché è un Ingrediente, visto che ha il solo scopo di ostacolare il gioco delle altre squadre nonostante nella premessa si stabilisce che lo scopo non è competere per la vittoria. 3) Paragrafo LA FINE… Leggi il resto »
Recensione di Baldassarre Minopoli Lethe è un gioco un gioco è pensato per tre o più giocatori (anche organizzati a squadre), ognuno dei quali interpreta un’anima che anela ad attraversare il Lethe per diventare puro spirito. Sempre che Ananke giudichi che quest’anima abbia risolto i suoi conflitti interiori. Ogni turno un giocatore narrerà una scena in cui viene esplorato una memoria che non gli permette di raggiungere il Lethe, gli altri giocatori interpreteranno personaggi secondari che interagiscono in quella particolare memoria mentre l’ultimo giocatore sarà Ananke e avrà lo scopo di giudicare se il conflitto generato da quella memoria è… Leggi il resto »
—Il gioco— Lethe è un gioco da tavolo di narrazione in cui i giocatori interpretano delle anime che vogliono varcare il confine che le legano al ciclo eterno della reincarnazione. Per farlo dovranno superare il giudizio di un impassibile divinità di fronte alla quale dovranno purificarsi abbandonando ogni legame terreno. Questo processo consiste nel costruire un ricordo molto forte con una vita precedente e provare ad abbandonarlo per sempre. —Cosa mi è piaciuto— Il gioco è molto suggestivo e interpreta bene il tema del concorso. Attraverso le meccaniche di gioco vengono stabiliti i parametri con cui il giocatore di turno… Leggi il resto »
Anzitutto grazie per la recensione e per gli spunti. In realtà non mi sono ispirata a nessun altro gioco, non lo faccio praticamente mai. In effetti, ho pessime abitudini come designer, nel senso che, specie negli ultimi anni, gioco veramente poco. Un po’ come quei deprecabili scrittori che non leggono (che però di solitio scrivono molto male, il che probabilmente dovrebbe almeno farmi venire qualche dubbio -_-). Di fatto, uso sempre la creazione di un gioco per sperimentare qualcosa: principalmente nuove meccaniche e nuovi format, intendendo con “nuovo”, qualcosa che lo sia per me, che io non abbia mai provato.… Leggi il resto »