Chef: Davide Cavalli
Titolo: The lighthouse
Descrizione sintetica:
A lume di candela si raccontano i ricordi del viaggio che ci ha portati a varcare un confine, sia esso reale o metaforico.
Ammissibilità: Sì
Conteggio parole: 1.618 (+838 materiale extra)
Cosa è The Lighthouse? The Lighthouse è un gioco intimistico e suggestivo che può permettervi di mettervi a confronto con voi stessi e con le scelte che potete fare di volta in volta. Perché giocarci? Ha una buona struttura e ha un potente effetto “scenografico”. Si pone domande intelligenti e può essere un gioco che, se interpretato in maniera corretta, può aprire finestre su meccaniche del nostro procedimento logico e lasciarci stupiti di noi stessi, e non necessariamente positivamente. Cosa può essere migliorato? Alcune parti della preparazione potevano essere descritte meglio. Dallo svolgimento sembra opportuno che le immagini debbano essere… Leggi il resto »
Recensione di Giacomo Bellucci I giocatori affrontano i ricordi dovuti ad un viaggio importante che hanno fatto Cosa mi è piaciuto del gioco Il gioco è molto dinamico, quasi un live strutturato. Viene resa molto bene anche l'idea del ricordo associandola ad immagini ad hoc. Cosa ho trovato confuso e poco chiaro Il gioco non è molto chiaro in molte parti. Molto spesso ho trovato difficoltà a capire chi debba fare o dire cosa. Inoltre l'eccessiva necessità di materiali e il doverli cercare prima del gioco rovinano l'immediatezza del gioco stesso. Quali parti del gioco devono essere sviluppate meglio Sicuramente… Leggi il resto »
Non lo so bene, credo sia nato tutto dalla domanda ‘cosa siamo disposti a fare per superare un confine?’ , che poi durante l’elaborazione si è trasformata in ‘come ci cambia l’attraversare un confine?’. Questo si è unito al ricordo di uno spettacolo teatrale visto al liceo e all’idea che mi ero fatto di come l’avrei voluto giocare.
Sono sicuramente stato influenzato da Ten Candles, Dixit e Moire (di Roberto Grassi), ma questi sono solo i primi che mi vengono in mente.
Questa recensione è stata fatta a 4 mani, da me e da Davide Falzani, dopo aver letto il testo entrambi, ed esserci confrontati al riguardo. “Lighthouse” è un GdR considerabile quasi un Larp, in cui i giocatori devono ricostruire l’origine del loro viaggio, il confine che hanno superato (inteso anche come confine interiore) e come sono cambiati nel corso di tale viaggio. Il gioco richiede molti elementi di preparazione che, da un lato, lo rendono accattivante, ma dall’altro non ne consentono la giocabilità immediata. L’idea alla base è indubbiamente brillante e originale, soprattutto per l’uso reale di fili colorati (che… Leggi il resto »
Recensione di Stefano Burchi The Lighthouse è un gioco da due a quattro giocatori che parla di persone che che hanno appena superato un confine, affrontato un viaggio difficile. Durante lo svolgimento del gioco, i personaggi sono in un luogo sicuro e lì si trovano a riflettere su quanto accaduto e a elaborare l’esperienza. Va sottolineato che il viaggio non deve per forza essere fisico, ma può anche essere metaforico, intendendo il confine come un’esperienza dolorosa o di altra natura che i personaggi si sono trovati ad affrontare e che possa essere raccontata mantenendo la metafora del viaggio come esperienza.… Leggi il resto »
Credo che la ristesura del regolamento sia un passaggio fondamentale, visto che la lettura è risultata difficile a tutti i recensori.
Riguardo alla possibilità di intervenire durante i monologhi degli altri, sto pensando a dei gesti o delle azioni da compiere con o sulle candele, che sostituiscano le interazioni verbali.
Che opinioni avreste in merito?
Puoi farmi un esempio dei gesti di cui parli?
Avvicinarsi portando la candela vicino al viso potrebbe significare: ‘approfondisci questo particolare’ oppure ‘ed io cosa stavo facendo nel frattempo?’ .
Penso che i gesti da codificare debbano essere al massimo 3 per non creare troppa confusione, potrebbero essere 2 per chiedere qualcosa e uno per segnalare di chiudere la scena.